(3,5 / 5) E’ il prodotto “base” di una delle migliori cantine italiane, certamente tra le più rinomate del Sud Italia. Parliamo dell’Aglianico del Vulture Doc I due cavalieri di Terra Lucis, delle Cantine del Notaio (CdN). Un vino che strizza l’occhio alla personalità del resto della produzione della casa vinicola fondata nel 1998 dall’agronomo Gerardo Giuratrabocchetti, ormai nota nel mondo per vini a base Aglianico come “L’Atto”, “Il Sigillo”, “La firma” e “Il Repertorio”. Non aspettiamoci le stesse emozioni da I due cavalieri, vino col quale Cantine del Notaio ha deciso di farsi conoscere nel mondo della grande distribuzione organizzata. Si tratta comunque di una bottiglia di tutto rispetto, capace di regalare più di un’idea su quelle che sono le enormi potenzialità di un vitigno, l’Aglianico, considerato il “Barolo del Sud” Italia. In particolare, sotto la lente di ingrandimento di vinialsupermercato.it finisce oggi la vendemmia 2013. Nel calice, I due cavalieri di Terra Lucis si presenta d’un rosso rubino impenetrabile con unghia violacea, limpido, carico e di densa consistenza. Al naso colpisce per quanto risulti letteralmente caldo: l’intensità delle note di confettura di frutti a bacca rossa, assieme ai sentori speziati che richiamano zafferano e cuoio, risulta molto spiccata. Tanto da conferire una percezione “tattile” del profumo. Al palato, l’Aglianico del Vulture Doc I due cavalieri di Terra Lucis si conferma vino di corpo, caldo rotondo, secco. L’acidità è ben vestita, fresca. E si sposa alla perfezione con una sapidità che aggiunge freschezza alla beva. Il tannino è elegante, pronto, contribuendo così a un quadro di complessivo equilibrio. Il finale è intenso e conduce verso percezioni di caffè e cioccolato amaro, in un fin di bocca che avremmo sperato risultasse ancora più persistente. Bottiglia validissima, insomma, soprattutto nel rapporto qualità prezzo. Abbinabile a piatti importanti a base di carne, come la selvaggina, l’Aglianico del Vulture Doc I due cavalieri di Terra Lucis è ottenuto mediante utilizzo in purezza dell’omonimo uvaggio, allevato nei vigneti della casa vinicola di Rionero, nel pieno della Lucania. La vendemmia avviene verso la seconda o terza settimana del mese di ottobre, con vinificazione in acciaio. La macerazione dura circa 7 giorni, in base all’annata. Alla fermentazione alcolica e malolattica viene fatto seguire un passaggio in legni di barrique e tonneaux di rovere francese non nuovi, per un periodo di circa dodici mesi.
Prezzo pieno: 8,99 euro
Acquistato presso: Esselunga
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia.